Soaptec ha preparato una guida alla fabbricazione industriale del sapone
Anche le tecniche di produzione industriale del sapone negli ultimi 50 anni hanno subito delle incredibili trasformazioni che hanno reso il processo molto più veloce ed affidabile di quanto fosse in precedenza. L’ingente aumento della domanda di detergenti solidi, liquidi e in polvere per la pulizia della casa e la cura personale, infatti, ha fatto sì che le aziende specializzate investissero molto nel settore sviluppo e ricerca.
È grazie a questo grande impegno che oggi è possibile trovare impianti che si servono di macchinari all’avanguardia in grado di produrre quantità sempre maggiori di sapone in tempi molto ridotti e di qualità sempre migliore. Dopotutto, è proprio questo il vero significato della parola innovazione.
Ma come si fabbrica il sapone? Tutti utilizziamo giornalmente questo prodotto sia per la nostra pulizia che per quella di abiti e spazi domestici, eppure quanti di noi conoscono il processo che porta alla sua produzione? Per permettere a tutti di scoprire in cosa consiste la fabbricazione del sapone, il team di Soaptec — una delle più importanti aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di macchinari per saponifici al mondo — ha pensato di preparare una breve e semplice guida adatta anche a chi non ha alcuna esperienza in questo ambito.
In cosa consiste la fabbricazione industriale del sapone
La produzione di sapone che avviene nei saponifici è un processo che consta di più fasi. In particolare, parliamo di tre step principali: la saponificazione, l’asciugatura e la finitura. Come potrete ben immaginare ogni fase è caratterizzata da processi e trasformazioni chimiche particolari che necessitano di macchinari specifici.
Prima di addentrarci nella descrizione di questi tre step, tuttavia, vorremmo sottolineare come tutte le informazioni qui contenute si riferiscono alla fabbricazione industriale del sapone, ben diversa da quella tradizionale che ancora viene utilizzata da piccoli produttori e in ambito casalingo.
Fase 1: la saponificazione
Di solito il sapone è costituito da un sale e da un acido a lunga catena che si combinano nel corso di un processo noto come saponificazione. L’obiettivo finale di questa prima fase della fabbricazione del sapone è trasformare le materie prime che si è deciso di utilizzare nel neat soap, una sostanza intermedia ottenuta attraverso l’aumento della temperatura in particolari macchinari.
La strumentazione utilizzata per la saponificazione comprende i crutcher, le colonne di reazione, i reattori di saponificazione e le colonne di lavaggio, tutti macchinari progettati e prodotti da Soaptec. Esistono diversi tipi di saponificazione e la nostra azienda realizza macchine adatte ad ognuno di essi.
Fase 2: l’asciugatura
Nota in tutto il mondo con il termine inglese dryer, in questo secondo step viene abbassata la temperatura della sostanza detta neat soap e fatta evaporare buona parte dell’acqua che essa contiene. La fase di asciugatura è, a voler essere precisi, l’ultima della lavorazione del sapone vera e propria, sebbene il prodotto che si ottiene alla fine di essa non sia ancora pronto per essere messo in commercio.
Anche in questo caso vengono impiegati più macchinari, tra i quali troviamo gli scambiatori di calore, i separatori di polveri e il raffreddatore a cilindri. A seconda del tipo di sapone che si vuole produrre sarà necessario utilizzare delle strumentazioni differenti.
Fase 3: la finitura
Durante questo step finale della fabbricazione del sapone, alla sostanza ottenuta dopo l’asciugatura vengono incorporati additivi come coloranti e profumi e, quindi, le si dà la forma che più si desidera. Insomma, è nella fase di finitura che il sapone diventa quello che troviamo sugli scaffali dei nostri supermercati.
Alcuni macchinari targati Soaptec che si utilizzano per la finitura del sapone sono i mescolatori, le raffinatrici e le laminatrici.
Interessati a scoprire ancora più nel dettaglio come si fabbrica il sapone? Allora, contattate il nostro team cliccando qui.